Oggi,
lunedì 4 maggio, si votava alla Camera dei deputati la nuova legge elettorale.
L'ormai noto Italicum, una delle riforme di punta del governo Renzi, è
diventato legge con 334 voti a favore, 61 contrari e 4 astenuti. Ciò che ha
caratterizzato il voto è stato in primis la sua segretezza, voluta da Forza
Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, ma anche l'abbandono dell'aula da parte
di questi partiti al momento della votazione, ai quali si sono aggiunti anche
Sel e M5S.
Un dato importante è quindi la maggioranza risicata ottenuta dalla
legge, come sottolineato da Pierluigi Bersani che l'ha definito un dato
politico. Altro dato fondamentale è l'opposizione interna al Pd, con Bersani,
Cuperlo, Civati e i dalemiani che non hanno votato la legge - oltre che la
fiducia al governo dei giorni scorsi - rendendo ancora più chiaro lo strappo
interno al partito italiano di maggioranza. All'opposizione è stata sollevata
la presunta incostituzionalità dell'Italicum e per questo in queste ore si sta
facendo appello al Presidente della Repubblica Mattarella affinché non firmi la
legge. Intanto il premier Renzi e Maria Elena Boschi - Ministro delle Riforme -
esultano per l'obiettivo raggiunto esaltando l'operato del governo.
Photo credit: YouTube, La7 Attualità
Ecco
cosa prevede nel dettaglio l'Italicum.
Premio di maggioranza e
sbarramento. La lista che ottiene più del 40% al primo turno o
che vince al ballottaggio prende il premio di maggioranza, ossia 340 seggi su 630, con i 290 seggi rimanenti che vengono assegnati agli altri partiti. La soglia di
sbarramento per entrare in Parlamento è fissata invece al 3%.
Collegi. Le 27
circoscrizioni attuali saranno sostituite da venti circoscrizioni elettorali,
suddivise in cento collegi plurinominali. In ogni collegio, in media di circa
seicentomila abitanti ciascuno, verranno presentate delle liste composte da sei
o sette candidati. In Trentino Alto Adige e nella Valle d’Aosta si voterà
invece con i collegi uninominali.
Preferenze. Nella prima stesura della legge
elettorale le liste erano bloccate, cioè i candidati erano eletti nell’ordine
in cui erano presentati nella lista. Ciò avveniva quando alla stesura dell'Italicum partecipava anche Forza Italia, a seguito del famoso e discusso Patto del Nazareno. Nel testo appena approvato è previsto invece che
solo i capolista siano bloccati, mentre dal secondo eletto in poi sono previste le
preferenze. Ogni elettore potrà esprimere al massimo due preferenze.
Multicandidature.
I capolista potranno candidarsi in più di un collegio elettorale, fino a un
massimo di dieci.
Voto di genere. Ogni elettore potrà esprimere massimo due
preferenze, ma dovrà votare due candidati di sesso diverso, pena l’annullamento
della seconda preferenza. È libero invece di esprimere una sola preferenza (o
nessuna). Nell’ambito di ogni circoscrizione (che in parte coincide con le
regioni) i capolista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.
Queste le dichiarazioni di Matteo Renzi una settimana fa alla trasmissione di Lili Gruber Otto e Mezzo, dove dichiarava di essere pronto ad andare a casa se l'Italicum non fosse passato.
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