lunedì 4 maggio 2015

ITALICUM, COSA PREVEDE LA NUOVA LEGGE ELETTORALE

Oggi, lunedì 4 maggio, si votava alla Camera dei deputati la nuova legge elettorale. L'ormai noto Italicum, una delle riforme di punta del governo Renzi, è diventato legge con 334 voti a favore, 61 contrari e 4 astenuti. Ciò che ha caratterizzato il voto è stato in primis la sua segretezza, voluta da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, ma anche l'abbandono dell'aula da parte di questi partiti al momento della votazione, ai quali si sono aggiunti anche Sel e M5S. 
Un dato importante è quindi la maggioranza risicata ottenuta dalla legge, come sottolineato da Pierluigi Bersani che l'ha definito un dato politico. Altro dato fondamentale è l'opposizione interna al Pd, con Bersani, Cuperlo, Civati e i dalemiani che non hanno votato la legge - oltre che la fiducia al governo dei giorni scorsi - rendendo ancora più chiaro lo strappo interno al partito italiano di maggioranza. All'opposizione è stata sollevata la presunta incostituzionalità dell'Italicum e per questo in queste ore si sta facendo appello al Presidente della Repubblica Mattarella affinché non firmi la legge. Intanto il premier Renzi e Maria Elena Boschi - Ministro delle Riforme - esultano per l'obiettivo raggiunto esaltando l'operato del governo. 

Photo credit: YouTube, La7 Attualità

Ecco cosa prevede nel dettaglio l'Italicum. 


Premio di maggioranza e sbarramento. La lista che ottiene più del 40% al primo turno o che vince al ballottaggio prende il premio di maggioranza, ossia 340 seggi su 630, con i 290 seggi rimanenti che vengono assegnati agli altri partiti. La soglia di sbarramento per entrare in Parlamento è fissata invece al 3%.


Collegi. Le 27 circoscrizioni attuali saranno sostituite da venti circoscrizioni elettorali, suddivise in cento collegi plurinominali. In ogni collegio, in media di circa seicentomila abitanti ciascuno, verranno presentate delle liste composte da sei o sette candidati. In Trentino Alto Adige e nella Valle d’Aosta si voterà invece con i collegi uninominali.


Preferenze. Nella prima stesura della legge elettorale le liste erano bloccate, cioè i candidati erano eletti nell’ordine in cui erano presentati nella lista. Ciò avveniva quando  alla stesura dell'Italicum partecipava anche Forza Italia, a seguito del famoso e discusso Patto del Nazareno. Nel testo appena approvato è previsto invece che solo i capolista siano bloccati, mentre dal secondo eletto in poi sono previste le preferenze. Ogni elettore potrà esprimere al massimo due preferenze.


Multicandidature. I capolista potranno candidarsi in più di un collegio elettorale, fino a un massimo di dieci.


Voto di genere. Ogni elettore potrà esprimere massimo due preferenze, ma dovrà votare due candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. È libero invece di esprimere una sola preferenza (o nessuna). Nell’ambito di ogni circoscrizione (che in parte coincide con le regioni) i capolista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.

Queste le dichiarazioni di Matteo Renzi una settimana fa alla trasmissione di Lili Gruber Otto e Mezzo, dove dichiarava di essere pronto ad andare a casa se l'Italicum non fosse passato. 


Nessun commento:

Posta un commento