mercoledì 12 luglio 2017

BREVE GUIDA SU DOVE E COME INFORMARSI PER COMBATTERE LE FAKE NEWS


L’informazione dei nostri giorni è sempre più influenzata dal dibattito sulle fake news, quelle notizie false e/o appositamente create ad hoc per far passare un determinato messaggio, a discapito di quella che molti amano definire verità dei fatti. Un fenomeno che sta sempre più caratterizzando i social network, in particolare Facebook, diventati ormai arena di dibattiti di ogni genere e megafono di notizie che, purtroppo, spesso e volentieri seguono la logica del telefono senza fili. E proprio il classico risultato di questa logica, dove l’ultimo ricevitore del messaggio apprende un contenuto assai lontano da quello reale, ha portato Facebook a cominciare la sua battaglia alle fake news, con l’obiettivo di rendere l’ambiente social uno spazio di fruizione di una informazione sana e non manipolata. 
Ma il dibattito sulle fake news è l’occasione per parlare anche di un altro discorso, ossia quello inerente a come dovremmo informarci, quotidianamente, per non cadere in questa trappola. Certamente i social network, sui quali gli stessi mezzi di informazione stanno puntando molto (dagli Instant Articles alla produzione di contenuti video), sono un canale fondamentale nella ricezione delle notizie, visto il molto tempo che ogni giorno spendiamo scorrendo il dito sullo schermo del nostro smartphone. Ma è importante sottolineare come i social e tutto ciò che riguarda il web (edizioni online e app comprese) non abbiano sancito – quantomeno per il momento – la morte dell’informazione sui media tradizionali. Nonostante dirette live e stories su Facebook e Instagram (a proposito, a riguardo del social network fotografico sarebbe interessante raccontare il ruolo sempre più importante che sta assumendo nel mondo giornalistico), leggiamo infatti ancora i giornali, ascoltiamo la radio e guardiamo la televisione. Insomma, forse i media tradizionali staranno assumendo un ruolo diverso nel panorama comunicativo, ma certamente non sono morti e hanno ancora molto da dire. 
Per questo motivo sono ancora da considerare in quella che potremmo definire dieta dell’informazione, ossia il nostro modo quotidiano di apprendere le notizie. Ovviamente non esiste una dieta universale valida per tutti: ognuno definirà la sua in base ai suoi interessi. Quello che deve essere un punto di partenza consigliabile è però cercare di apprendere da più fonti possibili. Personalmente cerco di integrare l’informazione online con l’informazione offline.

INFORMAZIONE ONLINE
L’app dell’ANSA è un’ottima fonte per avere un panorama a 360° delle ultime notizie, grazie a un mix fra lanci d’agenzia, gallery fotografiche e brevi tg di un minuto (mediamente tre volte al giorno). 
Immediatezza delle notizie garantita anche da Twitter, che permette non solo di avere una rassegna stampa live (ovviamente in base ai following) ma anche di suddividerla per categorie grazie alle liste. 
In questo senso un ottimo strumento possono indubbiamente essere gli alert di Google, in grado di raccogliere tutti gli articoli relativi a un determinato argomento, con una raccolta di notizie direttamente al proprio account. E qui c’è da sottolineare un punto di forza di questo strumento: avere la possibilità di confrontare la stessa notizia tramite fonti e approfondimenti diversi. Ah beh, ovviamente non abusatene, se non volete avere un’invasione di mail! 
A completare gli strumenti online, anche gli Instant Articles di Facebook, una funzione in grado di caricare gli articoli delle più importanti testate internazionali tramite il social di Zuckerberg senza passare dal browser. Insomma, tramite essi è possibile fruire degli articoli di alcune testate editoriali direttamente dalla App Mobile di Facebook. Uno strumento che ha spinto ancora di più Facebook verso la sua progressiva trasformazione in piattaforma editoriale (e qui si aprirebbe un discorso interessante come le dirette live in stile diretta televisiva). 



INFORMAZIONE OFFLINE
Ma passiamo ora all’informazione offline. Qui il discorso cambia, perché più che parlare di strumenti, si parla di linee editoriali che sono una scelta puramente soggettiva. Quindi non si può dire altro se non consigliare di leggere un quotidiano o un periodico cartaceo. Voi direte, ma la stessa informazione su carta o su web è la stessa cosa! E invece non esattamente. Il web ha portato a una velocità delle notizie tale che esse sono in costante aggiornamento, diventando paradossalmente quasi subito vecchie. Questa è la logica dell’online, alla quale si contrappone quella tradizionale dell’offline, dove la notizia si sta trasformando sempre più in un contenuto di approfondimento, che quasi dà per scontati i semplici fatti, ormai tendenzialmente appresi sul web. Per questo leggere quotidiani e periodici ci permette di conoscere una notizia già appresa dai social con sfumature diverse, con un taglio più analitico. 
Infine, i telegiornali. La televisione ha ancora un ruolo importante, sposta opinioni, crea tendenze, è la base di quei format che oggi abitano il web. È tutto tranne che morta. E sì, il telegiornale rappresenta la miglior sintesi dell’informazione e dell’informare. Personalmente ritengo TG La7 e SkyTG24 i più completi e imparziali, ma ognuno potrà farsi la sua idea. Senza dimenticare la radio, altro universo mediale tutt’altro che finito e che merita sempre il suo spazio (almeno in macchina resiste ancora!). 




Queste, in sostanza, le basi per una informazione abbastanza completa. Dico abbastanza perché quella perfetta non esiste, ci vorrebbero confronti e approfondimenti che con la velocità della comunicazione odierna sarebbero impossibili da raggiungere. Ma chissà che un giorno non ci arriveremo. 

martedì 4 luglio 2017

#ColdplayMilan - "No phones please, just me and you!"







"Vivilo questo momento. Il ricordo verrà poi da sè"

Luci, colori, musica, sudore, gioia e urla si mischiano, nella prima delle due notti dei Coldplay a Milano. Le note di A Head Full of Dreams, Yellow e The Scientist corrono alte fra i 58mila di San Siro, i cui braccialetti illuminano la Scala del calcio per una coreografia a dir poco perfetta e totalmente avvolgente.

Chris Martin corre su e giù da quel palco, adrenalinico sulle ali della sua musica. Pensi alla botta che deve trasmetterti esibirti davanti a così tante persone in festa, parte di un mare di colore e musica. 

Luci e colori che cambiano col susseguirsi delle canzoni, fino a Charlie Brown, una delle prima canzoni a trasmetterti, fin dal primo momento in cui l'hai ascoltata nella tua vita, una certo senso di allegria. 

Chris comincia a suonare, quasi a dare la rincorsa alla canzone. I braccialetti al polso iniziano a prendere vita, le urla di gioia cominciano a levarsi in alto. 

"Stop, stop, stop!", urla Chris, che interrompe subito dopo i pochi istanti di silenzio dell'intero stadio: 

"Please, no phones, no photos, no videos. Just me and you, enjoy this moment!"

II mare di colore rimette in tasca i suoi cellulari, le luci degli schermi si spengono lasciando la scena alla piena emozione di vivere quegli istanti senza pensare a immortalarli. Il silenzio si trasforma in un'esplosione di gioia  e balli mista alle note e alle parole di Charlie Brown. 

Scegliere una canzone dei Coldplay per sintetizzare un loro concerto live è cosa impossibile. Ognuna ti parla in maniera diversa, a volte per dirti semplicemente la stessa cosa. Ma per raccontare una delle tante emozioni può bastare poco. 


Light a fire, light a spark
Light a fire, a flame in my heart

We'll run wild oh

We'll be glowing in the dark