sabato 9 maggio 2015

ELEZIONI GRAN BRETAGNA, STRAVINCONO I CONSERVATORI

Nei giorni scorsi si sono tenute in Gran Bretagna le elezioni politiche e i risultati di ieri hanno scosso notevolmente gli equilibri della politica britannica. Al contrario di quanto previsto dai sondaggisti britannici, che parlavano di un testa a testa fra i conservatori guidati da David Cameron e i laburisti guidati da Ed Miliband, i Tories hanno avuto la meglio sul Labour Party con una vittoria schiacciante che ha rafforzato il premier uscente Cameron e ha portato alle dimissioni il leader laburista Miliband. 
Photo Credit: Wikipedia

TRIONFO CAMERON. Cameron rimane così al governo rafforzando la sua posizione ottenendo la maggioranza assoluta dei seggi (331 su 650) e avendo così la possibilità di governare da solo, creando un governo monocolore. Grande è naturalmente l'entusiasmo per il Tory Party e per il suo leader, le cui prime parole sono state "una sola nazione, un solo Regno Unito", postando anche una foto su Twitter nella quale abbraccia la moglie scrivendo: "Questo è un futuro luminoso per tutti". 
Photo Credit: @David_Cameron
Cameron alle 13:30 di ieri ha incontrato la Regina Elisabetta II e ha pronunciato poi il suo discorso davanti a Downing Street, nel quale ha detto che "governerà con rispetto" e ha ringraziato l'ex vicepremier liberal-democratico Nick Clegg e il laburista Ed Miliband. 
Cameron ha anche annunciato che nel 2017 si terrà un referendum sulla permanenza o l'uscita del Regno Unito nell'Unione Europea, dando così subito un messaggio chiaro alla nazione e alle istituzioni britanniche ed europee in materia di politica estera. 
Photo Credit: @David_Cameron 

DIMISSIONI NELL'OPPOSIZIONE. Fra i partiti sconfitti c'è grande delusione e aria di fallimento. Il leader del Labour Party Ed Miliband ha rassegnato le dimissioni assumendosi tutte le responsabilità della sconfitta:  “Voglio dire a tutti i colleghi dedicati e competenti in Scozia, che hanno perso i loro seggi, che sono profondamente dispiaciuto per quanto è accaduto. La lotta continua: tutti noi dobbiamo aderire alla sfida di tenere insieme il nostro Paese”. 
Photo Credit: @Ed_Miliband
Fra gli sconfitti anche i liberal-democratici, il cui leader Nick Clegg ha lasciato la guida del partito e per il quale "hanno vinto la paura e l'ingiustizia. E' un'ora buia per il partito". 
Infine dura sconfitta anche per il partito dell'euro-scettico Farage: l'Ukip ha ottenuto solo il 12,5% dei voti ottenendo un solo seggio alla Camera dei Comuni. Inoltre Farage ha rassegnato le dimissioni dopo non essere riuscito ad essere eletto a causa della sconfitta nel suo collegio da parte del conservatore Craig MacKinlay. 
Photo Credit: @Ed_Miliband

SUCCESSO NAZIONALISTI SCOZZESI. Le elezioni britanniche hanno visto anche il successo dei nazionalisti scozzesi dello Scottish National Party, il quale ha ottenuto il 5% dei voti conquistando 56 dei 59 collegi e portando a Londra ben 51 deputati in più rispetto al precedente governo. Grande soddisfazione per la leader Nicola Sturgeon:  “Siamo a uno spartiacque storico. Il firmamento politico, le placche tettoniche della politica scozzese si sono spostate qualunque sarà il governo che nascerà a Westminster. Quello che è accaduto in Scozia non potrà essere ignorato: i laburisti stanno perdendo contatto con il popolo scozzese da anni e stasera il popolo della Scozia ha riposto la sua fiducia nell’Snp affinché faccia sentire la voce degli scozzesi e si batta per una politica progressista, che è esattamente ciò che intendo fare”. 

GLI ALTRI PARTITI. I partiti unionisti nordirlandesi hanno conquistato 10 dei 18 seggi disponibili alla Camera dei Comuni britannica per l’Irlanda del Nord. Il partito democratico unionista (Dup) ha  mantenuto gli otto seggi conquistati nel 2010, mentre il partito unionista dell’Ulster (Uup), che cinque anni fa non ottenne nulla, ne ha conquistati due. Il Sinn Fein, ramo politico dell’ora inattivo Irish republican army (Ira) e sostenitore dell’unificazione dell’Irlanda, ha invece perso uno dei cinque seggi conquistati nel 2010. I nazionalisti moderati del partito socialdemocratico e laburista, quarta forza regionale ideologicamente vicina ai laburisti britannici, ha mantenuto i tre seggi ottenuti cinque anni fa. L’indipendente Sylvia Hermon, ex dirigente dell’Uup, ha conquistato l’ultimo seggio, mantenendo il suo posto.


DONNE IN PARLAMENTO. Infine da sottolineare come da queste elezioni le donne alla Camera dei Comuni saranno circa il 30%, contro il 22% delle elezioni del 2010. 

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