lunedì 9 febbraio 2015

IL CERCHIO


Immaginatevi, per un momento, mentre vi apprestate a leggere queste righe. Probabilmente siete comodamente distesi sul divano o sul letto, con il vostro pc sulle gambe, a rilassarvi soli soletti. Cercate ora di guardarvi da un punto esterno mentre leggete, mentre accavallate le gambe, sbadigliate o sorridete, pensando di essere da soli con voi stessi, al riparo da sguardi indiscreti. Soli con la vostra privacy. Adesso immaginate che quel punto esterno sia una telecamera, affissa in un punto qualunque della stanza, che scruta ogni vostra azione, trasmettendola in diretta streaming ad un pubblico di follower. Forse vi starete chiedendo se fosse davvero possibile una cosa del genere, una società nella quale ogni istante della vita di ogni singolo individuo viene trasmessa in diretta. Sì, forse le vostre sinapsi si sono attivate velocemente e starete formulando proprio questo pensiero: “Aspetta, ma una società del genere è una società senza privacy!”.
Sì, esatto, una società senza privacy. È la società nella quale vive Mae, protagonista femminile del romanzo Il Cerchio di Dave Eggers, editore della rivista McSweeney’s e fondatore della scuola di scrittura creativa per bambini 826 Valencia. Mae è una ragazza che ha grandi progetti per il suo futuro, e grazie alla sua amica Annie riesce a dare il via ai suoi piani iniziando a lavorare per il Cerchio, società della quale Annie è uno degli esponenti di spicco. Mae viene catapultata in un mondo diverso dal suo, ma estremamente affascinante, espressione di tutti i suoi desideri: al Cerchio lavorano persone interessanti, giovani, brillanti, piene di idee e progetti in grado di migliorare la vita delle persone e il mondo intero. Tutto attraverso la tecnologia, Internet e i social network. Mae è stupita dalla bellezza di quel posto, una specie di paradiso terrestre in grado di fornire ogni cosa e soddisfare ogni necessità. Un posto quasi magico, che sembra poter in qualche modo guarire le persone cercando di eliminare le loro problematiche, i loro limiti, i loro difetti, i loro errori. Il tutto attraverso le informazioni, la loro conoscenza e la loro condivisione: “Per guarire dobbiamo conoscere. Per conoscere dobbiamo condividere”, è uno dei motti del Cerchio.
L’obiettivo della società è quello di eliminare le zone d’ombra della vita delle persone, facendo luce su ogni aspetto della loro vita. Altro motto è infatti: “Tutto quello che succede deve essere conosciuto”. Il Cerchio lavora senza sosta per realizzare il suo obiettivo: raggiungere la perfezione, ossia il completamento del Cerchio, la sua chiusura. Questo è l’obiettivo di Eamon Bayley, uno dei Tre Saggi che hanno ideato la società e che diventerà una sorta di guida e di modello per Mae, in grado di farla diventare una vera e propria star e ambasciatrice della società. Non tutti però sono persuasi da questa perfezione utopica. Mae verrà infatti messa in guardia dai suoi
Copertina del romanzo Il Cerchio,
di Dave Eggers
(Immagine tratta da iTunes)
genitori, ma soprattutto dal suo amico Mercer e da Kalden, un uomo misterioso che riesce a sedurla senza però rivelare completamente la sua identità. Sia Mercer che Kalden cercheranno, in tempi e modalità diverse, di mostrare alla giovane ragazza quelli che sono i rischi dell’eliminazione della privacy: l’utilizzo di informazioni per ricattare e diffamare; il tempo libero dedicato dalle persone ai social per ottenere buoni giudizi dagli altri; l’obbligo di condivisione che pregiudica ogni tipo di libertà personale; il guardare gli altri con gli occhi della Rete dando spazio a pettegolezzi, pregiudizi e dicerie; le smisurate e incontrollate ricerche sulla vita delle persone in base ai contenuti da esse postate sui social; la possibilità di influenzare gusti e comportamenti attraverso precisi algoritmi in grado di influenzare la personalità degli individui guidando così anche le loro relazioni interpersonali.
Ma il Cerchio ha anche un altro obiettivo: creare una democrazia completamente trasparente al fine di eliminare corruzione e brogli, ottenendo così una democrazia partecipativa attraverso liste elettorali create tramite i profili social della popolazione. A ciò si aggiungerebbe l’obbligo di voto, al fine di perfezionare le democrazia e conoscere la volontà del popolo. I rischi che si nascondono dietro a questa forma di democrazia, chiamata Demoxie, sono il controllo del voto e la sua non segretezza: per il Cerchio infatti “I segreti sono bugie e la privacy è un furto”, mentre “Condividere è prendersi cura”. La completa trasparenza comporterebbe infatti rischi quali l’etichettamento, ma soprattutto l’eliminazione della possibilità di scegliere liberamente. Si creerebbe cioè un monopolio tirannico che elimina la libertà e che controlla ogni tipo di informazione, dove “il sapere è una proprietà e nessuno può rivendicarne il possesso”, secondo quello che Eggers definisce infocomunismo.
Il Cerchio è quindi un romanzo dai forti toni critici verso una società presente che rischia una deriva morale, sociale e politica in un futuro non molto lontano, sul modello di 1984 di George Orwell. 

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