Immaginatevi,
per un momento, mentre vi apprestate a leggere queste righe. Probabilmente
siete comodamente distesi sul divano o sul letto, con il vostro pc sulle gambe,
a rilassarvi soli soletti. Cercate ora di guardarvi da un punto esterno mentre
leggete, mentre accavallate le gambe, sbadigliate o sorridete, pensando di
essere da soli con voi stessi, al riparo da sguardi indiscreti. Soli con la
vostra privacy. Adesso immaginate che quel punto esterno sia una telecamera,
affissa in un punto qualunque della stanza, che scruta ogni vostra azione,
trasmettendola in diretta streaming ad un pubblico di follower. Forse vi starete chiedendo se fosse davvero possibile una
cosa del genere, una società nella quale ogni istante della vita di ogni
singolo individuo viene trasmessa in diretta. Sì, forse le vostre sinapsi si
sono attivate velocemente e starete formulando proprio questo pensiero:
“Aspetta, ma una società del genere è una società senza privacy!”.
Sì,
esatto, una società senza privacy. È la società nella quale vive Mae,
protagonista femminile del romanzo Il
Cerchio di Dave Eggers, editore della rivista McSweeney’s e fondatore della scuola di scrittura creativa per
bambini 826 Valencia. Mae è una
ragazza che ha grandi progetti per il suo futuro, e grazie alla sua amica Annie
riesce a dare il via ai suoi piani iniziando a lavorare per il Cerchio, società
della quale Annie è uno degli esponenti di spicco. Mae viene catapultata in un
mondo diverso dal suo, ma estremamente affascinante, espressione di tutti i
suoi desideri: al Cerchio lavorano persone interessanti, giovani, brillanti,
piene di idee e progetti in grado di migliorare la vita delle persone e il
mondo intero. Tutto attraverso la tecnologia, Internet e i social network. Mae
è stupita dalla bellezza di quel posto, una specie di paradiso terrestre in
grado di fornire ogni cosa e soddisfare ogni necessità. Un posto quasi magico,
che sembra poter in qualche modo guarire le persone cercando di eliminare le
loro problematiche, i loro limiti, i loro difetti, i loro errori. Il tutto
attraverso le informazioni, la loro conoscenza e la loro condivisione: “Per
guarire dobbiamo conoscere. Per conoscere dobbiamo condividere”, è uno dei
motti del Cerchio.
L’obiettivo
della società è quello di eliminare le zone d’ombra della vita delle persone,
facendo luce su ogni aspetto della loro vita. Altro motto è infatti: “Tutto
quello che succede deve essere conosciuto”. Il Cerchio lavora senza sosta per
realizzare il suo obiettivo: raggiungere la perfezione, ossia il completamento del Cerchio, la sua
chiusura. Questo è l’obiettivo di Eamon Bayley, uno dei Tre Saggi che hanno
ideato la società e che diventerà una sorta di guida e di modello per Mae, in
grado di farla diventare una vera e propria star e ambasciatrice della società. Non tutti però sono persuasi da questa
perfezione utopica. Mae verrà infatti messa in guardia dai suoi
Copertina del romanzo Il Cerchio, di Dave Eggers (Immagine tratta da iTunes) |
Ma
il Cerchio ha anche un altro obiettivo: creare una democrazia completamente
trasparente al fine di eliminare corruzione e brogli, ottenendo così una
democrazia partecipativa attraverso liste elettorali create tramite i profili
social della popolazione. A ciò si aggiungerebbe l’obbligo di voto, al fine di
perfezionare le democrazia e conoscere la volontà del popolo. I rischi che si
nascondono dietro a questa forma di democrazia, chiamata Demoxie, sono il controllo del voto e la sua non segretezza: per il
Cerchio infatti “I segreti sono bugie e la privacy è un furto”, mentre
“Condividere è prendersi cura”. La completa trasparenza comporterebbe infatti
rischi quali l’etichettamento, ma soprattutto l’eliminazione della possibilità
di scegliere liberamente. Si creerebbe cioè un monopolio tirannico che elimina
la libertà e che controlla ogni tipo di informazione, dove “il sapere è una
proprietà e nessuno può rivendicarne il possesso”, secondo quello che Eggers
definisce infocomunismo.
Il Cerchio è quindi un romanzo dai forti
toni critici verso una società presente che rischia una deriva morale, sociale
e politica in un futuro non molto lontano, sul modello di 1984 di George Orwell.
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