sabato 20 giugno 2015

LAUDATO SI', LA NUOVA ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO

"La Terra è ferita, serve una conversione ecologica". Con queste parole è possibile sintetizzare il senso e i contenuti della nuova Enciclica di Papa Francesco - dal titolo Laudato si' - nella quale il Pontefice argentino parla del Creato e di come esso sia in serio pericolo ai giorni nostri. Un pericolo che riguarda diversi aspetti, dalle crisi strettamente ambientali e naturali fino alla crisi antropologica dell'uomo. Sì, perché è bene ricordare che anche l'uomo fa parte del Creato, e le problematiche che lo affliggono - dalla povertà alla fame, dallo sfruttamento alla corruzione - non minano solo l'uomo stesso ma anche la società nella quale vive e conseguentemente proprio la natura stessa. Non a caso Francesco cita la Genesi e parla di Vangelo della Creazione. 


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 CRISI AMBIENTALE E ANTROPOLOGICA

L'Enciclica del Papa è composta da 6 capitoli e 246 paragrafi ed è un forte contributo alla Dottrina Sociale della Chiesa, come sottolineato dal vaticanista de La Stampa Andrea Tornielli su Vatican Insider. Il titolo è un chiaro riferimento al modello di S. Francesco - il Santo dal quale tra l'altro Bergoglio ha preso il nome - e pone al centro un aspetto fondamentale: amare il Creato in tutte le sue forme. Un amore che deve essere secondo le parole del Papa rispettoso della natura e dell'uomo, salvaguardandone la salute: ecco che Francesco sottolinea le minacce della crisi ambientale e della crisi antropologica, appellandosi a governi e istituzioni politiche per una difesa forte e decisa della natura. 

BISOGNO DI GIUSTIZIA SOCIALE 

Una difesa che deve mettere al centro una riflessione critica su tutto ciò che regola - purtroppo molto spesso malamente - la nostra società, a partire da un'economia che non rispetta l'uomo: il Papa sottolinea come ci sia bisogno di giustizia sociale, opponendosi fermamente a forme di consumismo sfrenato e falsi modelli di sviluppo. Bergoglio condanna i Paesi ricchi e sviluppati che non rispettano il loro dovere di aiutare e sostenere i Paesi poveri e in via di sviluppo, al contrario sfruttandoli mettendo al primo posto un profitto economico che mina la moralità dell'uomo. Una moralità bistrattata su diversi piani, dalla corruzione politica in favore degli interessi di pochi - in particolare lobby e gruppi di pressione - fino agli interessi strettamente economici legati all'aborto, all'eutanasia e alla sperimentazione embrionale. 

BISOGNO DI UNA CONVERSIONE ECOLOGICA SU PIÙ FRONTI

Quando Papa Francesco parla di conversione ecologica non si riferisce solo ad una maggiore attenzione alle problematiche legate all'ambiente, come lo scioglimento dei ghiacciai, le emissioni di gas serra, il surriscaldamento globale e la deforestazione, ma ad una ecologia sociale, culturale ed umana che difenda l'uomo e la sua natura, a partire dalle differenze sessuali dell'essere maschio o femmina e quindi della sua identità. Ma anche e soprattutto i poveri e gli emarginati, i malati e i disoccupati, sottolineando ancora una volta come il lavoro sia fonte ed espressione di dignità.


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COME AGIRE? 

Francesco propone alcune direttive per agire, a partire dalla richiesta di legislazioni che salvaguardino l'ambiente, in particolare riferendosi al grandissimo male delle guerre scatenate per il controllo delle risorse scarseggianti. Ma anche un'agricoltura sostenibile e diversificata, promozione di forme rinnovabili di energia, abbandono delle tecnologie basate su combustibili fossili, più impegno della politica e dei vertici mondiali, istituzioni più forti e indipendenti, maggiori cooperative  e politiche che garantiscano un'autosufficienza locale e infine maggiori studi sugli impatti ambientali.

NO ALLA POLITICA SOTTOMESSA ALLA FINANZA E ALL'ECONOMIA!

Aspetto importante dell'Enciclica è la condanna del potere smisurato della finanza e dell'economia, che spesso e volentieri regola le legislazioni normative dei Paesi e delle istituzioni transnazionali finendo per far prevalere gli interessi di pochi a discapito del bene globale: ecco che Francesco si scaglia contro i poteri forti della finanza e contro le logiche di sottomissione della politica all'economia, esprimendo la necessità di nuove abitudini e di nuovi stili di vita in quella che è una sfida educativa per la nostra società. 

Parole che ribadiscono quanto già affermato dal Papa nel corso del suo Pontificato, in particolare per quanto riguarda la lotta al relativismo, al consumismo ossessivo, alla globalizzazione dell'indifferenza e all'ideologia gender: tutti aspetti che minano l'uomo, la sua identità, la sua dignità e moralità, creando una perdita di riferimenti e di caos che si ripercuote sulla società, perché "Quando non si riconosce nella realtà stessa l’importanza di un povero, di un embrione umano, di una persona con disabilità – per fare solo alcuni esempi –, difficilmente si sapranno ascoltare le grida della natura stessa. Tutto è connesso". 


Su Vatican.va il testo completo dell'Enciclica. 

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