"La Terra è ferita, serve una conversione ecologica". Con queste parole è
possibile sintetizzare il senso e i contenuti della nuova Enciclica di Papa
Francesco - dal titolo Laudato si' - nella quale il Pontefice
argentino parla del Creato e di come esso sia in serio pericolo ai giorni
nostri. Un pericolo che riguarda diversi aspetti, dalle crisi strettamente
ambientali e naturali fino alla crisi antropologica dell'uomo. Sì, perché è
bene ricordare che anche l'uomo fa parte del Creato, e le problematiche che lo
affliggono - dalla povertà alla fame, dallo sfruttamento alla corruzione - non
minano solo l'uomo stesso ma anche la società nella quale vive e
conseguentemente proprio la natura stessa. Non a caso Francesco cita la Genesi
e parla di Vangelo della Creazione.
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L'Enciclica del Papa è
composta da 6 capitoli e 246 paragrafi ed è un forte contributo alla Dottrina
Sociale della Chiesa, come sottolineato dal vaticanista de La Stampa Andrea
Tornielli su Vatican Insider. Il titolo è un chiaro
riferimento al modello di S. Francesco - il Santo dal quale tra l'altro
Bergoglio ha preso il nome - e pone al centro un aspetto fondamentale: amare il
Creato in tutte le sue forme. Un amore che deve essere secondo le parole del
Papa rispettoso della natura e dell'uomo, salvaguardandone la salute: ecco che
Francesco sottolinea le minacce della crisi ambientale e della crisi
antropologica, appellandosi a governi e istituzioni politiche per una
difesa forte e decisa della natura.
BISOGNO DI GIUSTIZIA SOCIALE
Una difesa che deve
mettere al centro una riflessione critica su tutto ciò che regola - purtroppo
molto spesso malamente - la nostra società, a partire da un'economia che non
rispetta l'uomo: il Papa sottolinea come ci sia bisogno di giustizia sociale,
opponendosi fermamente a forme di consumismo sfrenato e falsi modelli di
sviluppo. Bergoglio condanna i Paesi ricchi e sviluppati che non rispettano il
loro dovere di aiutare e sostenere i Paesi poveri e in via di sviluppo, al
contrario sfruttandoli mettendo al primo posto un profitto economico che mina
la moralità dell'uomo. Una moralità bistrattata su diversi piani, dalla
corruzione politica in favore degli interessi di pochi - in particolare lobby e
gruppi di pressione - fino agli interessi strettamente economici legati
all'aborto, all'eutanasia e alla sperimentazione embrionale.
BISOGNO DI UNA CONVERSIONE ECOLOGICA SU PIÙ FRONTI
Quando Papa Francesco
parla di conversione ecologica non si riferisce solo ad una maggiore
attenzione alle problematiche legate all'ambiente, come lo scioglimento dei
ghiacciai, le emissioni di gas serra, il surriscaldamento globale e la
deforestazione, ma ad una ecologia sociale, culturale ed umana che difenda
l'uomo e la sua natura, a partire dalle differenze sessuali dell'essere maschio
o femmina e quindi della sua identità. Ma anche e soprattutto i poveri e gli
emarginati, i malati e i disoccupati, sottolineando ancora una volta come il
lavoro sia fonte ed espressione di dignità.
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COME AGIRE?
Francesco propone alcune direttive per agire, a partire dalla
richiesta di legislazioni che salvaguardino l'ambiente, in particolare
riferendosi al grandissimo male delle guerre scatenate per il controllo delle
risorse scarseggianti. Ma anche un'agricoltura sostenibile e diversificata,
promozione di forme rinnovabili di energia, abbandono delle tecnologie basate
su combustibili fossili, più impegno della politica e dei vertici mondiali,
istituzioni più forti e indipendenti, maggiori cooperative e politiche
che garantiscano un'autosufficienza locale e infine maggiori studi sugli
impatti ambientali.
NO ALLA POLITICA SOTTOMESSA ALLA FINANZA E ALL'ECONOMIA!
Aspetto importante
dell'Enciclica è la condanna del potere smisurato della finanza e
dell'economia, che spesso e volentieri regola le legislazioni normative dei
Paesi e delle istituzioni transnazionali finendo per far prevalere gli
interessi di pochi a discapito del bene globale: ecco che Francesco si scaglia
contro i poteri forti della finanza e contro le logiche di sottomissione della
politica all'economia, esprimendo la necessità di nuove abitudini e di nuovi
stili di vita in quella che è una sfida educativa per la nostra società.
Parole che ribadiscono
quanto già affermato dal Papa nel corso del suo Pontificato, in particolare per
quanto riguarda la lotta al relativismo, al consumismo ossessivo, alla
globalizzazione dell'indifferenza e all'ideologia gender: tutti aspetti che
minano l'uomo, la sua identità, la sua dignità e moralità, creando una perdita
di riferimenti e di caos che si ripercuote sulla società, perché "Quando
non si riconosce nella realtà stessa l’importanza di un povero, di un embrione
umano, di una persona con disabilità – per fare solo alcuni esempi –,
difficilmente si sapranno ascoltare le grida della natura stessa. Tutto è
connesso".
Su Vatican.va il testo completo dell'Enciclica.
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