domenica 13 dicembre 2015

COP21, COSA PREVEDE L'ACCORDO SUL CLIMA


"Questo accordo è necessario per il mondo intero e per ciascuno dei nostri paesi. Aiuterà gli stati insulari a tutelarsi davanti all'avanzare dei mari che minacciano le loro coste; darà mezzi finanziari all'Africa, sosterrà l'America Latina nella protezione delle sue foreste e appoggerà i produttori di petrolio nella diversificazione della loro produzione energetica. Questo testo sarà al servizio delle grandi cause: sicurezza alimentare, lotta alla povertà, diritti essenziali e alla fine dei conti, la pace. Siamo arrivati alla fine di un percorso ma anche all'inizio di un altro. Il mondo trattiene il fiato e conta su tutti noi". 

Con queste parole Laurent Fabius, presidente della COP21 - la 21esima conferenza sul clima della Nazioni Unite tenutasi a Parigi dal 30 novembre al 12 dicembre - ha annunciato il raggiungimento di un accordo fra i leader di 195 Paesi dopo 13 giorni di negoziati. Un accordo per niente scontato e da molti definito "storico" per i contenuti importanti e anche per il valore giuridicamente vincolante. 

Ecco cosa prevede in sintesi l'accordo, il cui testo integrale - tradotto in sei lingue - si può trovare qui

- Il punto più importante è sicuramente quello di mantenere l'aumento di temperatura inferiore ai 2 gradi, con l'impegno a cercare di compiere sforzi per arrivare entro 1,5 gradi. 

- L'obiettivo è quindi quello di controllare il riscaldamento globale, ossia l'aumento della temperatura media annua dell'aria sulla superficie del pianeta. 

- Di conseguenza altro punto fondamentale è l'impegno a non aumentare le emissioni di gas serra raggiungendo nella seconda metà del secolo il riassorbimento naturale dei nuovi gas serra prodotti. 

- Per fare ciò in maniera costante è stato poi deciso di controllare eventuali progressi ogni 5 anni tramite nuove Conferenze.

- Infine stanziare 100 miliardi di dollari ogni anno ai Paesi più poveri al fine di permettere loro di sviluppare fonti di energia meno inquinanti. 

Un accordo che non riguarda solo dinamiche ambientali e legate all'inquinamento ma anche sociali: numerosi sono infatti gli impatti sociali legati al cambiamento climatico, come ad esempio le migrazioni. Molte sono infatti le problematiche: disastri ambientali, salute, sicurezza alimentare, disponibilità d'acqua, conflitti e inabilità di zone colpite dall'innalzamento delle acque. 


Per maggiori approfondimenti consultare lo speciale di Valigia Blu

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