Nella giornata di ieri alla Camera dei Deputati è stata presentata dalla Commissione per i diritti ed i doveri in Internet la Dichiarazione dei diritti in Internet, il primo documento relativo ai diritti legati al web prodotto nel mondo a livello istituzionale.
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Esso è composto da 14 articoli: Articolo 1: Riconoscimento e garanzia dei diritti
Articolo 2: Diritto di accesso
Articolo 3: Diritto alla conoscenza e all’educazione in rete
Articolo 4: Neutralità della rete
Articolo 5: Tutela dei dati personali
Articolo 6: Diritto all’autodeterminazione informativa
Articolo 7: Diritto all’inviolabilità dei sistemi, dei dispositivi e domicili informatici
Articolo 8: Trattamenti automatizzati
Articolo 9: Diritto all’identità
Articolo 10: Protezione dell’anonimato
Articolo 11: Diritto all’oblio
Articolo 12: Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme
Articolo 13: Sicurezza in rete Articolo 14: Governo della rete
Quiil testo completo del documento, che ha come obiettivo quello di salvaguardare i diritti della persona nella sua sfera pubblica su Internet, definito "una risorsa globale e che risponde
al criterio della universalità".
Il
19 settembre Ligabue tornerà live all’Aeroporto di Reggio Emilia per il suo
terzo Campovolo, organizzato per celebrare i suoi 25 anni di carriera iniziati
con l’album “Ligabue”. E proprio il suo primo album verrà cantato interamente
assieme ai ClanDestino, la band che fu protagonista dell’album d’esordio del
cantante emiliano. Oltre a “Ligabue” verrà cantato interamente anche l’album
“Buon Compleanno Elvis” - uscito cinque anni dopo (1995) – assieme alla band La
Banda e il meglio dell’album “Il Giro del Mondo” assieme alla band Il Gruppo.
Il
canale SkyArteHD ha recentemente dedicato uno speciale di due puntate dal
titolo LIGASTORY nel quale è stata ripercorsa la storia degli album “Ligabue” e
“Buon Compleanno Elvis”, attraverso interviste a Ligabue, ai membri delle band
e ai produttori discografici che hanno contribuito in qualche modo al nascere e
al crescere della carriera di Luciano, accompagnandolo fra un brano e l’altro.
Tante le notizie inedite per i fan di Ligabue, svelate nel corso dello speciale
fra un ricordo e l’altro, come ad esempio il titolo e il brano originali della
storica canzone “Balliamo sul Mondo”, all’inizio concepita come “Eroi di latta”
per criticare l’ipocrisia e la falsità del mondo musicale e dello spettacolo.
Ma anche la canzone “Buon Compleanno Elvis”, che all’inizio si intitolava “Nati
col vento contro”, poi invece modificata e dedicata al cantante Elvis Presley
per i suoi sessant’anni.
Lo
speciale ripercorre ogni singolo brano dei due celebri album di Ligabue, con
Luciano e la band che ricordano le emozioni che quelle canzoni trasmettevano,
ripercorrendone ad esempio anche il suono e la ritmica, come “Vivo morto o X”,
ispirata ai canti dei marines durante il loro addestramento, ma anche
“Bambolina e Barracuda”, nata da un ricordo di Luciano relativo al padre che
fischiettava spesso la canzone “Ba ba baciami piccina” di Alberto Rabagliati.
Ed è così che può nascere una canzone, da un ricordo o da un’emozione. E
proprio le emozioni sono il filo conduttore che lega le canzoni e gli album di
Ligabue: basti pensare a “Certe Notti”, “Hai un momento Dio?” e “Viva!”, per
citarne alcune. Ma fra tutte “Sogni di Rock’n’Roll” è quella che Luciano
definisce “il Big Bang del mio primo album”: una canzone dalla quale
fuoriescono tutti i sogni, i progetti e le speranze legate alla musica e
all’amore per il rock.
Queste
e tante altre storie vengono raccontate nello speciale di Sky Arte, in attesa
di Campovolo 2015, un grande evento che permetterà ai fan di Ligabue di
celebrare la carriera del cantante, anche attraverso una vera e propria festa
che inizierà il giorno prima del concerto. Aspettando Campovolo sarà infatti
l’evento che introdurrà il concerto attraverso intrattenimento da strada e le
proiezioni dei film “Radiofreccia” e “Da zero a dieci”, che hanno visto proprio
Ligabue come regista.
Succede che alla mattina, mentre fai un po' di rassegna stampa per capire cosa c'è di nuovo - o di vecchio - nel mondo, ti imbatti in un tweet de La Stampa che dice: Aleppo muore di sete. Mescolo lo zucchero di canna nel caffè appena versato e intanto apro il link che mi rimanda all'articolo di Marco Tosatti, con la mente che subito mi fa pensare al libro di Francesca Borri, "La guerra dentro", nel quale racconta la sua esperienza da giornalista freelance impegnata a raccontare al mondo la complicata guerra siriana.
Il sito de La Stampa si apre ed eccola ancora lì, quella frase: Aleppo muore di sete. Un titolo chiaro, semplice, breve e diretto che già così è un colpo al cuore. Di seguito si spiega come i ribelli di Jabat al-Nusra abbiano tagliato i rifornimenti d'acqua alla popolazione, costretta a lunghe file sotto il sole per riempire taniche e bottiglie in quei pochi punti di rifornimento ancora in funzione. Inevitabilmente subito mi viene in mente quella frase di Francesca che dice: "In Siria e nel Medio Oriente non c'è più alcuna distinzione fra combattenti e civili, anzi: i civili sono diventati un bersaglio per destabilizzare l'avversario". Quando si parla di guerra siamo abituati a pensare a carri armati, bombe, strategie militari e bombardamenti come se ad affrontarsi fossero due squadre di calcio contrapposte in una partita nella quale assiste un grande pubblico: solo che in guerra il pubblico non sta a guardare ma viene - suo malgrado - coinvolto in una partita disumana. Donne, anziani, bambini: non c'è differenza, tutti diventano obiettivo in una strategia volta a destabilizzare l'avversario, anche a costo di tagliare i rifornimenti d'acqua facendo morire innocenti non solo di fame ma anche di sete.
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Ti vengono in mente le storie e i nomi che Francesca racconta nel suo libro e forse un po' riesci ad immaginare la crudeltà della guerra, che non è solo armi e bombardamenti ma anche cinismo. Un cinismo che nasce da una coscienza assopita e dalla distrazione del mondo, troppo impegnato a seguire mode e sensazionalità, di fronte alle quali 4 milioni di profughi, 7,6 milioni di sfollati e migliaia di cristiani perseguitati e uccisi per il loro credo religioso non contano nulla. Nella sola Aleppo i cristiani sono passati da 250mila a 50mila in una crisi umanitaria che necessita 5,5 miliardi di dollari di aiuti, in favore di chi scappa da una guerra crudele nella quale si taglia pure l'acqua. Fortunatamente c'è anche chi la coscienza ce l'ha sveglia e vigile, aiutando come può chi è in difficoltà, come Aiulas Onlus che ha stanziato una raccolta fondi per un progetto che ha come obiettivo quello di facilitare la distribuzione a domicilio dell'acqua. Sperando che l'uomo prima o poi impari a dare più retta alla propria coscienza...