martedì 14 ottobre 2014

IL CALCIO DI OGGI INZUPPATO DI CRITICHE

Italia vs Azerbaijan 2 a 1 e Malta vs Italia 0 a 1. Due vittorie che si aggiungono a quella in Norvegia per 2 a 0 e che mandano la Nazionale italiana in testa al girone H insieme alla Croazia (prima per differenza reti). Italia a punteggio pieno con tre vittorie in tre partite nella corsa alle qualificazioni per Euro2016, alle quali si aggiunge la vittoria per 2 a 0 in amichevole contro l'Olanda per l'esordio di Conte sulla panchina italiana: un segnale sicuramente positivo dopo la debacle del Mondiale in Brasile di appena qualche mese fa. Ma la Nazionale di Conte non ha per niente brillato, questo è doveroso dirlo: solo un gol di scarto nelle vittorie contro due squadre non certo irresistibili, diciamo le più facili del girone. Un po’ fuori luogo è però la pioggia di critiche che sta piovendo sulla Nazionale, accusata di essere lenta, impacciata, poco fluida nella manovra e capace solo di sfruttare le palle inattive e quindi il gioco aereo. Sono critiche che ci stanno e che hanno sicuramente del vero: nelle ultime due partite i gol sono venuti da calci d’angolo, come testimoniano i due colpi di testa vincenti di Chiellini contro gli azeri e il tap-in lesto di Pellè su respinta del portiere contro Malta. Sorge però spontanea una domanda: di che Nazionale si parlerebbe oggi se le tre traverse e i due pali colpiti nel corso delle due partite fossero stati invece gol? Se Italia vs Azerbaijan fosse finita 3 a 0 (dato che il gol degli azeri è stato un autogol di Chiellini) e Malta vs Italia 0 a 5 (o quantomeno con più di un gol di scarto), si parlerebbe di una Nazionale impacciata e inconcludente in attacco? Probabilmente no. Si descriverebbe una squadra in grado di imporsi sull’avversario a suon di gol e solidità difensiva. Certo, con i se e con i ma tutto è possibile e opinabile. Quello che preme dire è che bisognerebbe iniziare a smettere di dar fiato a continue critiche: non è pensabile ritrovarsi una Nazionale votata al calcio spettacolo ad appena tre mesi da un Mondiale disastroso (il secondo consecutivo), con tanto di cambio del c.t., dello staff e di molti giocatori. Dopotutto c'è anche chi sta peggio di noi, basti pensare alla Spagna e all'Olanda. Lasciamo tempo a Conte per lavorare: dopo il Brasile si è auspicato un cambio di rotta e più fiducia ai giovani. Conte lo sta facendo, ma nulla viene dal nulla. Quindi basta pressioni mediatiche e più fiducia e… tifo!


#ForzaAzzurri!

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