
Se a gennaio era stata
colpita una redazione giornalistica e quindi la libertà
d'espressione, ieri gli obiettivi sono stati dei luoghi di svago -
come lo stadio, la sala da concerto, bar e ristoranti – prendendo
di mira semplici cittadini e mandando un messaggio molto chiaro:
possiamo colpirvi dove e quando vogliamo e siete tutti potenziali
vittime. L'attacco è alla quotidianità dell'Europa, alla sua
serenità, alla sua sicurezza. L'obiettivo è diffondere il caos, la
paura, il senso continuo di pericolo in qualsiasi contesto e
situazione. Il risultato? La diffidenza verso il diverso,
l'intolleranza, la discriminazione (vedi saggio Il male dell'intolleranza). Ed è qui che bisogna essere lucidi, non
lasciandosi andare a linciaggi mediatici e generalisti secondo cui
Islam equivale a terrorismo. È fondamentale ricordare che un uomo
che uccide un altro uomo in nome di un qualche Dio non è un fedele
ma un fondamentalista, un integralista la cui ragione e le cui azioni
sono mosse dall'ideologia e non dalla fede. La religione è presa
come pretesto, come maschera, come scudo.
Negli ultimi giorni si
sono susseguiti degli eventi che adesso sembra stiano rendendo più
chiaro un quadro inquietante: l'Isis non si limita nella sua opera di
terrore ma risponde alle controffensive dell'Occidente (vedi
bombardamenti in Siria) con altra violenza direttamente a domicilio.
L'aereo russo caduto sul Sinai dopo essere esploso in volo, la
presunta uccisione del boia Jihadi John da parte degli USA e i
bombardamenti francesi sullo Stato Islamico sono elementi di un
puzzle complesso e ancora incompleto nel quale il rischio è che ad
ogni azione corrisponda una reazione in una escalation di violenza
imprevedibile e non controllabile. Ed eloquenti sono le dichiarazioni
del Presidente francese Hollande: “Saremo spietati contro ogni
forma di violenza” e di Papa Francesco: "Non c'è nessuna giustificazione. Tutto ciò non è umano".
Una cosa è certa: urge
pregare, in ogni modo. Religiosamente o laicamente non importa. La
solidarietà è l'unico collante che può tenere unita l'umanità e
la civiltà, in un mondo che – a discapito di un progresso tanto
proclamato e decantato – vede l'uomo regredire al rango di bestia. Se questo è un uomo...
#PrayForParis
Ancora una volta Parigi, la Francia, l'Europa. ... puzzleparigi.blogspot.it
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